Con il bonus caldaia 2022 si può ottenere uno sconto fino al 65% per i privati e fino all'85% per i condomini: vediamo come
L’Agenzia delle Entrate ha erogato un bonus a vari livelli per l’acquisto di nuove caldaie ad alta efficienza energetica. Si tratta di quattro tipologie di sgravi fiscali di cui si può usufruire al momento dell’acquisto di una caldaia a condensazione in classe energetica A o superiore entro il 31 dicembre 2022.
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Requisiti per ottenere il bonus caldaia
Sono disponibili 4 tipologie di bonus caldaia 2022, con la prima tipologia si rientra in uno sgravio fiscale del 50%, solo per coloro che hanno già usufruito del bonus ristrutturazione, si può ottenere anche se si acquista la caldaia senza sistema evoluto di termoregolazione, e può essere abbinata al bonus mobili 2022. L’unico requisito è che la caldaia sia almeno di classe A, mentre il limite massimo di spesa è di € 96mila per le spese effettuate fino a fine dicembre 2022, e la ripartizione delle quote di restituzione è annuale per dieci anni.
Bonus caldaia 65%
Una delle opzioni disponibili per usufruire del Bonus Caldaia con detrazione del 65%, è tramite l’ecobonus; rispetto allo sconto del 50% per ottenerlo bisogna rispettare più criteri oltre all’acquisto e all’installazione di una caldaia a condensazione di classe energetica almeno di tipo A, come l’installazione anche dei sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VII. La classe V ha un termostato d’ambiente modulante, che cambia la temperatura dell’acqua con quella dell’ambiente; la classe VI ha una centralina di termoregolazione che cambia la temperatura dell’acqua regolandola con la temperatura interna ed esterna, e nella classe VII centralina di controllo ambientale con più sensori. Per chi rientra nell’ecobonus può usufruire dello sgravio al 65% fino ad un tetto massimo di 30.000 €.
Bonus caldaia anche per i condomini
Non solo chi ha un appartamento, ma anche i condomini possono sfruttare questo bonus caldaia 2022 con un risparmio fino al 70-75% con una spesa massima fino a 40.000 euro per ogni unità immobiliare, e del 80-85%, se oltre a installare le caldaie si apportano anche miglioramenti delle prestazioni antisismiche, ed in questo caso il tetto massimo è di 136.000 euro da moltiplicare per ogni appartamento.
Incentivo del 65% con il Conto Termico
Sempre del bonus acquisto o cambio caldaia 2022 si può usufruire dell’incentivo del 65% gestito dal GSE con il Conto Termico. Per poter accedere a questa detrazione fiscale, bisogna provvedere alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernali già esistenti con impianti a pompa di calore, o all’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria (possono anche non essere integrati con l’impianto di riscaldamento) o alla sostituzione di scaldacqua elettrici con impianti a pompa di calore. In questo caso particolare, il beneficio viene erogato direttamente sul conto corrente entro due mesi dall’accettazione della richiesta. Per gli importi pari o inferiori a 5.000 euro, il pagamento avviene in un’unica soluzione, mentre per cifre superiori verranno erogati dai due ai cinque pagamenti dilazionati. Non è possibile beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito. Infine, è possibile beneficiare del Superbonus 110% con un limite massimo di 30.000 €.
Scadenza bonus caldaia 2022
Per i condomini o per edifici plurifamiliari la scadenza dei lavori è al 31 dicembre 2023 mentre per gli edifici monofamiliari la scadenza è il 31 dicembre 2022. Per quanto concerne il 110% il bonus si applica nei casi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti, con pompe di calore o caldaie a biomassa. Il tutto è volto al risparmio energetico, quindi deve esserci un incremento dell’efficienza energetica, che viene certificata da un progettista. Il bonus caldaie possono richiederlo i proprietari e i nudi proprietari, e/o chiunque usufruisce regolarmente dell’immobile, ovvero locatari, affittuari, e comodatari prima della scadenza dell’erogazione del bonus, il 31 dicembre 2022.
Come fare domanda
Per accedere ai bonus è necessario comunicare la data di fine dei lavori, insieme alla spesa sostenuta e alle caratteristiche dell’impianto a ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) oltre ad alcuni documenti specifici come il certificato di osservazione da parte di un ingegnere che attesti la classificazione del risparmio energetico, a tutte le fatture delle spese sostenute, le ricevute dei bonifici con causale, con la dicitura specifica del bonus a cui si accede e il riferimento normativo, il codice fiscale di chi lo effettua, e la partita IVA (o codice fiscale) della ditta beneficiaria del pagamento, la ricevuta della trasmissione della documentazione a ENEA, e schede tecniche ed eventuale documentazione supplementare firmata sia dal tecnico che dal cliente. Il tutto va consegnato ad un consulente fiscale (anche i CAF) entro la data della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Quest’anno non fatevi trovare impreparati e approfittate di questo incentivo per riscaldare al meglio la vostra casa!
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