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Bonus Stufa a pellet 2022, anche con sconto in fattura

L'ecobonus stufa a pellet è un altro incentivo fiscale dedicato al risparmio energetico e alla tutela ambientale. Si può ottenere uno sgravio fino al 65%

30 Set , 2022 Normative, Consigli

L’inverno sta arrivando! A preoccupare sono i rincari delle bollette che si apprestano a colpire le tasche degli italiani. In aiuto arriva il bonus stufa a pellet, come abbiamo visto anche per altri sgravi fiscali, non si tratta di un vero e proprio “bonus”, ma di una serie di detrazioni IRPEF con cui ottenere uno sgravio fiscale sull’acquisto della stufa , tramite Ecobonus e Bonus ristrutturazione edilizia.

Come funziona e come richiedere il bonus stufa a pellet:

Con il classico Ecobonus è possibile ottenere un rimborso che può arrivare fino al 65% per un tetto massimo di 30 mila euro. Ne possono usufruire anche i condomini di questi incentivi, che possono essere pari al 70/75%, con spesa massima di 40.000 euro da moltiplicarsi per unità immobiliare. Se si apportano anche miglioramenti antisismici, si possono ottenere fino ad un 80/85% con tetto massimo di 136.000 euro per ogni appartamento presente all’interno del palazzo. 

Questo bonus può essere ottenuto in tre modalità fiscali alternative: 

  1. Con la dichiarazione dei redditi.
  2. In detrazione, recuperando il 50% delle spese sostenute con 10 quote da suddividere in 10 anni, con la cessione del credito.
  3. Con lo sconto in fattura.

Anche con il Bonus ristrutturazione edilizia si può attingere a questi incentivi, e risulta più facile, poiché rientrano nel bonus tutti quei lavori che vengono considerati di manutenzione straordinaria. Il risparmio energetico è al centro di tutti i bonus che vengono erogati dallo stato, e quindi anche quelli che riguardano l’acquisto di impianti a biomassa. In questo caso per l’acquisto e la posa della stufa a pellet la detrazione è pari al 50% con un massimo di spesa pari a 96.000 euro, sia per gli immobili indipendenti, sia per i condomini, che ovviamente vedono il limite di spesa venire moltiplicato per numero di appartamenti presenti. Si può ottenere come sconto in fattura, con la cessione del credito e anche con la Dichiarazione dei Redditi, sempre suddivise in 10 quote in 10 anni. 

Stufa in acciaio con fuoco e legno

Il Conto Termico garantisce uno sconto del 65% per la stufa a pellet soltanto nel caso in cui si sostituisca una stufa già precedentemente acquistata ed installata. Pur non essendo una detrazione, è un vero incentivo elargito è gestito dal GSE (non si recupera come sconto in fattura o nella dichiarazione dei redditi). Chiunque usufruisca dell’incentivo, solo una volta conclusi i lavori di installazione della stufa a pellet potrà fare domanda per ottenerlo, e non prima che siano ultimati. Se la richiesta dovesse essere accettata, entro due mesi si riceverà un bonifico direttamente sul proprio conto bancario. La cifra sarà versata in un’unica soluzione fino a 5000 euro, se il costo supera questo importo, si riceverà il totale in diverse rate su più anni, da un minimo di due anni, ad un massimo di cinque. 

Anche con il Bonus 110% si può rientrare della spesa della stufa a pellet, poiché la sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale rientra tra gli interventi trainanti del bonus, a patto che ci sia un miglioramento della prestazione energetiche di almeno due classi. Il tetto della spesa è: 

  • fino a 30.000 euro per gli immobili unifamiliari o unità funzionalmente indipendenti; 
  • fino a 20.000 euro per i condomini che contano fino a 8 unità immobiliari, da moltiplicare per ogni appartamento;
  • fino a 15.000 euro da moltiplicare per il numero delle unità, per i condomini composti da più di 8 unità abitative.

Requisiti e scadenze: 

Il requisito in comune di tutti gli incentivi è che ogni lavoro dovrà essere iniziato all’interno dell’anno solare 2022, quindi 1º Gennaio e 31º Dicembre compresi. 

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