La combinazione intenzionale di colori, materiali ed illuminazione gioca un importante ruolo psicologico.
I luoghi che abitiamo e che viviamo influenzano il nostro comportamento e si riflettono, poi, sulla nostra routine giornaliera.
Alcuni ambienti devono trasmettere calma, tranquillità e/o senso di fiducia, ed altri, invece, devono essere dinamici, esaltare la lucidità di pensiero e la creatività. Risulta dunque fondamentale che le scelte progettuali creino quell’ambiente “unico” che garantisca il piacere dei sensi e il comfort del semplice abitare quello spazio.
Il colore è il primo fattore che incide sul nostro umore. Giocare con il colore ed osare con il colore, attenzionando, però, il corretto bilanciamento delle sue tonalità ed il mix dei suoi contrasti.
Talvolta dei piccoli accorgimenti contribuiscono al suo corretto utilizzo: evitare colori troppo aggressivi negli ambienti di riposo o dove trascorriamo inconsciamente più ore della nostra giornata e non esitare, invece, a dare quel tocco di brio nei luoghi che devono stimolare ed infondere vivacità ed ottimismo.
La combinazione di trame e texture inconsciamente mette in moto le percezioni degli stimoli visivi e tattili, attivando pensieri e sensazioni. Ciò che concorre a trasmettere calore e benessere o che potrebbe invece suscitare distacco è il dettaglio che ricade nella scelta del materiale.
Dove l’ambiente non permette una determinata situazione innata, una sapiente scelta del materiale porta, invece, l’utente a percepire quella determinata sensazione voluta.
Il fattore spesso sottovalutato e considerato come ultimo degli “accessori” ma che in realtà tiene le redini dell’intero progetto, è la luce. Va definita preliminarmente, ma la corretta illuminazione è quella che percepisci in fase di cantiere. A luci spente. Un paradosso, eh già! Quando un progetto funziona è perché la luce funziona. La corretta illuminazione è un’armonia sensoriale… A me piace definirla così.
La scelta della forma o del tipo di illuminazione, la scelta del colore e dell’intensità della luce, il suo posizionamento nei punti più strategici, sono tutti fattori che contribuiscono a stimolare un benessere visivo e che influenzano il “mood” della persona, stimolandone (o meno) il “well-being”.
